L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA-la scuola rilancia l’art.11 della costituzione italiana
Riportiamo alcune considerazioni sui lavori che hanno coinvolto i più piccini.
Alcuni bambini hanno voluto esprimere, attraverso una rappresentazione grafica, il loro NO ALLA GUERRA. La riflessione è nata dall’ascolto della poesia “Semini di pace di Lucia Falbo”. Educare alla pace non vuol dire solo NO ALLA GUERRA, ma vuol dire educare alla condivisione, compassione, solidarietà e fraternità.
Altri hanno voluto realizzare un disegno per la pace. Il fiore stilizzato di Kandinskij raffigura il giusto modo di educare alla pace. I bambini insieme alle maestre hanno riflettuto sul tema della pace e sull’importanza della collaborazione, del rispetto e della fratellanza. L’obiettivo è quello di rendere il bambino consapevole del fatto che nei momenti di controversia non si risponde con la violenza e questo si impara anche dentro la propria sezione.
Per riflettere sulla guerra è importante parlare di PACE!
I bambini hanno riflettuto sull’argomento con una poesia, rappresentato il simbolo della pace con i giochi, lo hanno colorato usando il rosso per dire no alla guerra e il verde speranza per dire si alla pace; infine un gran girotondo prendendosi per mano intorno al loro lavoro per ricordare al mondo il loro DIRITTO ALLA PACE. La Pace è nelle nostre mani.
Il desiderio di Pace è arrivato nelle scuole sulle ali di una colomba bianca con la punta delle ali colorate. Sorretta da tante mani dei nostri bambini è volata sulla bandiera dell’Ucraina portando sul becco un ramoscello d’ulivo. Anche i piccoli di tre anni hanno costruito la bandiera dell’Ucraina con l’impronta delle loro mani per testimoniare a tutti che la pace si costruisce insieme. PACE chiedono in coro I bambini ai potenti della terra; PACE per I bambini dell’Ucraina.
“Anche I Russi amano i loro bambini” (Sting)